Nota stampa Arci Roma. L’Angelo Mai, circolo Arci da ben sei anni, è un presidio culturale importante per la nostra città. Adesso lo sostiene anche la seconda sezione civile del tribunale di Roma

L’Angelo Mai, circolo Arci da ben sei anni, è un presidio culturale importante per la nostra città. Adesso lo sostiene anche la seconda sezione civile del tribunale di Roma che, dopo anni di processo, ha finalmente accolto l’opposizione all’ingiunzione di Roma Capitale riconoscendo che l’attività economica non è prevalente e ritenendo quindi ingiustificate le richieste dell’amministrazione sulla determinazione dei canoni dovuti.
Fin dalla sua affiliazione nel 2018, Arci Roma è stata a fianco dell’Angelo Mai in una battaglia decisiva per il diritto agli spazi, alla loro fruizione da parte di esperienze autorganizzate e fuori dalle logiche di mercato.

E’ per questo che abbiamo voluto celebrare il nostro congresso provinciale, nel 2022, proprio nello spazio di Via delle Terme di Caracalla invitando molti esponenti della Giunta e lo stesso sindaco a discutere con noi, in quella sede.

Certo, non è finita qui: la politica deve ricavare da tutto ciò la lezione che l’assedio alle esperienze di autorganizzazione deve finire. Intanto, va definito al più presto il percorso di regolarizzazione dell’Angelo Mai nello spazio di Viale delle Terme di Caracalla ma ci sono anche altre vertenze che stanno mettendo in bilico l’agibilità di altri spazi e che hanno bisogno dell’attenzione e della solidarietà di tuttə. Arci Roma e la rete dei circoli saranno sempre tra coloro che si battono per il diritto alla città.