SI STRALCINO LE NORME DEL DDL AMATO-FERRERO SUGLI INGRESSI

PER RENDERE MENO FARRAGINOSO IL PROSSIMO DECRETO FLUSSI

Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

Dall’inizio dell’anno, il numero dei migranti morti nel canale di Sicilia è aumentato rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. La responsabilità di queste morti ricade sulle leggi vigenti che rendono impraticabile l’ingresso regolare. Bisogna predisporre provvedimenti efficaci per l’ingresso degli straieri in Italia. E’ l’unico mezzo per evitare le morti di frontiera. 

Il meccanismo di ingresso per motivi di lavoro “a chiamata nominativa”, attualmente vigente, costringe le persone ad entrare irregolarmente in Italia. Nessun datore di lavoro, infatti, è disponibile ad assumere un lavoratore che non ha mai visto. Sono migranti irregolari quelli che trovano lavoro in Italia e da qui presentano la loro domanda per i flussi. In caso di risposta positiva sono costretti di nuovo a  tornare nei paesi di origine per ritirare il visto, rischiando nel frattempo di incappare in espulsioni e fogli di via.

Questa farsa è nota a tutti ed è già stata denunciata dal Ministro dell’Interno e dal Ministro della Solidarietà Sociale un anno e mezzo fa. La soluzione esiste ed è contenuta nella proposta di legge Amato – Ferrero.

Non è necessario aspettare l’approvazione della nuova legge sull’immigrazione per trovare una soluzione. Basterebbe stralciare queste misure e inserirle in un apposito decreto.

Il primo dicembre il decreto flussi dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il 15 dicembre, data a partire dalla quale sarà possibile presentare le domande, scatterà l’ora X per accedere alla farsa di stato.

Chiediamo al Governo innanzitutto di adottare un provvedimento che consenta ai lavoratori e alle lavoratrici già presenti in Italia di rimanere senza dover rientrare nei paesi d’origine per il ritiro del visto.

Chiediamo inoltre che venga ampliata la quota di ingressi. I 170.000 previsti sono troppo pochi, come dimostra il numero delle domande presentate l’anno scorso.

Il decreto flussi prevede che la graduatoria delle domande si costruisca in base all’ora di invio delle stesse. Questo criterio premierebbe soltanto i più veloci o coloro che hanno possibilità di accesso in tempi rapidi a internet, rischiando inoltre di produrre un sovraccarico nel sistema operativo del Ministero.

Chiediamo quindi che si abbandoni questo criterio utilizzando un sistema di sorteggio che riteniamo meno ingiusto.

Roma, 13 novembre 2007