Appello per la città che vogliamo

È accaduto a Roma e a Milano ma sta accadendo, con diverse modalità in numerose città italiane.

Sindaci come Veltroni si comportano da autorità assolute e decidono, spesso supportati da governatori di Regioni e Province, quali sono le priorità da affrontare nell’agenda politica delle città che amministrano.

A Roma, secondo il sindaco, la priorità è rappresentata dall’allarme sociale creato dagli uomini e dalle donne recluse in campi attrezzati o abusivi.

A Roma la priorità è costituita da chi, non potendo permettersi le spese di un alloggio decente, è costretto ad abitare in baracche fatiscenti ubicate spesso in aree insalubri, dense di pericoli, lungo il Tevere e l’Aniene.

Cittadini invisibili che in alcuni casi si ritrovano a vivere in cave di tufo per sfuggire al pericolo costante di essere catturati.

A Roma non si combatte la povertà ma i poveri, non si cercano soluzioni che rendano possibile a  tutti e a tutte progettare un futuro migliore, a Roma si allestiscono campi di deportazione fuori dalle cinta del raccordo anulare e viene dato loro il nome di “Villaggi della solidarietà”.

Per realizzare queste strutture, veri e propri ghetti che riportano alla memoria esperienze fosche di apartheid, il Comune avrà a disposizione 15 milioni di Euro.

Il progetto “Patto per Roma sicura”, firmato anche con la Prefettura, ha finora viaggiato nelle stanze più accondiscendenti dei poteri forti, è stato supportato mediaticamente da giornali e televisioni che hanno provveduto a “etnicizzare” ogni fatto di cronaca, e rendere così giustificabili norme repressive e securitarie.

Ma a Roma, come nelle altre città italiane, esiste anche una società civile, democratica, vigile e antirazzista.

Associazioni di migranti e di autoctoni, movimenti, forze sociali e politiche, singole e singoli cittadini che non vogliono cadere in questa logica.

Un universo variegato, che non condivide le risposte che le istituzioni danno a domande di giustizia sociale, che ne vuole individuare altre e che vede, dietro la ricerca del capro espiatorio, tanto l’incapacità a farsi carico dei bisogni di tutte e di tutti, quanto la volontà di favorire il mercato immobiliare e le speculazioni edilizie.

A questo mondo nessuno ha mai chiesto di firmare alcun patto, di questo mondo nessuno ha voluto ascoltare le voci e trarne le dovute conseguenze.

Facciamo perciò appello, al di là delle diverse sensibilità, al di là delle diverse modalità con cui si affrontano le stesse tematiche, perché queste voci trovino un momento unico per farsi sentire in sede istituzionale, per mobilitarsi se necessario, affinché il Patto per Roma sicura venga boicottato e smentito.

Ci auspichiamo un altro patto siglato dall’amministrazione con tutte e tutti coloro che vivono a Roma, indipendentemente dalla loro provenienza e dal loro status sociale.

Un patto per una Roma democratica e solidale, che ci impegniamo a realizzare insieme.

Hanno aderito finora:

Action; Arci Roma; Attac; Campo per la Pace Ebraico; PRC Roma;  Riva Sinistra; Associazione Dhumcatu, Rdb-CUB Immigrati Roma;Annamaria Rivera;(docente Università di Bari) Maurizia Russo Spena; (Ricercatrice); Sveva Haertter (Ufficio migranti Fiom); Anna Pizzo (consigliera regione lazio), Adriana Spera (capo gruppo PRC- SE Roma), Padre Roberto Sardelli (scuola 725). AINAI (Associazione nordafricani in Italia),Filippo Miraglia rep immigrazione arci;Grazia Naletto (Associazione Lunaria); Stefano Galieni (Dip. Immigrazione PRC nazionale),Alessia Montuori (Associazione Senzaconfine), STALKER Osservatorio Nomade; Maurizio Fabbri (capon Gruppo Gruppo PRC-Se Provincia di Roma) Giada Valdannini (giornalista e studiosa di cultura rom);Vivi Valente ( Associazione Progetto Diritti), Santino Spinelli (Ambasciatore  dell’Arte e della Cultura Romanì nel MondoCommissario per gli Affari Esteri dell’International Romani Union IRUVice Presidente del Parlamento dell’IRU, Delegato Italiano dell’ERTF), Luciana Menna, Valeria Belli (ass. Onlus Yakaar), Marco Brazzoduro (professore alla Sapienza); Associazione Ex-Lavanderia- Roma, La casa delle Culture, Simona Sinopoli arci, Meo Hamidovic (cooperativa Sociale Onlus Rom Bosnia Herzegovina), Pilar Saravia ass.NODI, Prof. Giulio Girardi (Teologo);Hamadi Zribi (Responsabile immigrazione PRC Roma), Prof. Bruno Bellerate (ex docente universitario), Stefania Ruggeri (Cooperativa sociale B612- Ostia),Fabio Baglioni (ASGI); Associazione sri lankesi in italia, Laura Nobili, Rosaria Gatta ARCI, Irene Castagna ARCI, Maria Giovanna Casu ARCI, Aida Nahum, Caterina PATTI Assessore con delega alle politiche dei migranti del XIX Municipio;Claudio ORTALE Capogruppo PRC-S.E.  del XIX  Municipio di Roma, Alfonso Perrotta (associazione interculturale villaggio globale),Gianluca Peciola  (assessore XI Municipio), Roberto Morea (assessore ai servizi sociali del I municipio), Silvia Macchi (urbanista),Tiziana La Torre ARCI, Fabrizio Burattini (Segreteria Cgil Roma Sud), Giorgio Cremaschi (Segreteria nazionale Fiom), Giulia Cortellesi Lunaria, Claudio Graziano Arci, Stefano Moser alice nel mondo, Sandro Medici (Presidente del X Municipio), Ghirmai Tewelde (consigliere PRC-SE XVIII), Nando Simeone (Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Roma), Lucio Conte (consigliere  VII Municipio), Associazione Scuola Università Ricerca, Gennaro Loffredo (Associazione Maria Musu), Cristina Formica, Daniela Degan (referente nodo di Roma Rete LILLIPUT), Vittoria Pagliuca (attivista diritti umani), Mirjana Brkic ARCI, Hevi Dilara Europa levante, Associazione Chiama l’Africa onlus,…