L’Arci di Roma esprime solidarietà e sostegno alla Casa Internazionale Delle Donne contro la decisione della giunta Raggi di procedere alla messa al bando della struttura che la ospita. La Casa Internazionale Delle Donne è il luogo simbolo della lotta femminista del nostro Paese, delle nostra città e dei diritti conquistati: il valore è inestimabile.

Nata dalle occupazioni degli anni 70 in via del Governo Vecchio, trasferitasi nella sua attuale sede nel 1987, tramite un’assegnazione dell’allora giunta Capitolina, la Casa Internazionale delle Donne, libera ed autofinanziata, è luogo storico, il riferimento di oltre 30.000 donne che la visitano ogni anno e delle numerose associazioni che la fanno vivere, il punto di incontro, confronto culturale e politico, di crescita personale e professionale, l’archivio del femminismo, la sede di tante battaglie delle donne contro discriminazioni e violenze, è a rischio.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un sistematico smantellamento degli spazi sociali che a Roma hanno supplito per decenni alle carenze della pubblica amministrazione in periferie e centro città offrendo, servizi e assistenza ma anche solo e semplicemente aggregazione e socializzazione, in una parola “comunità”. Migliaia di cittadine, comitati territoriali, associazioni e movimenti hanno lottato in questi anni preservando beni pubblici, strappando gli spazi sociali dallo stato di abbandono al quale erano inevitabilmente destinati.

La Casa Internazionale delle donne rappresenta, in una volta, tutto questo e molto altro ancora, contenuto nei suoi archivi che raccontano una storia che va ben oltre le mura che la delimita. «Uno spazio storico dal valore immenso – simbolico, sociale e politico – per le donne e per tutta la città, che non può essere oggetto di un atto tanto insensato quanto pericoloso» dichiara la Presidente Simona Sinopoli.

Ci chiediamo quale visione politica ci sia dietro scelte “sconsiderate”, come questa: inspiegabili su un piano politico, irrilevanti su un piano economico. Una gestione illuminata e capace di un bene pubblico, collettivo e comune – con un così alto valore simbolico e sociale – dovrebbe essere in grado di agire prescindendo dallo strumento del bando di gara che in questo caso non sarebbe strumento di garanzia di diritti e legalità ma, al contrario, rischierebbe di svuotare di senso e contenuto queste parole. Gli spazi sociali a Roma come nel resto del nostro Paese sono abituati a resistere, è nel loro Dna.

L’Arci di Roma, ha scelto da anni di schierarsi e lavorare con le donne e per le donne alla realizzazione di una città e di una cultura di accoglienza. Per questo insieme ai nostri Circoli, saremo al fianco della Casa Internazionale delle Donne. Saremo presenti a tutte le iniziative a difesa della Casa. Saremo all’assemblea pubblica di domani e al presidio di lunedì, pronti a sostenere se necessario una grande mobilitazione cittadina in difesa di questo spazio.

La Casa Internazionale delle Donne non si tocca!

 

I prossimi appuntamenti:

Domenica 20 maggio dalle 15:00 Assemblea aperta

Lunedì 21 maggio dalle 11:00 alle 13:00 Conferenza Stampa in Senato per accreditarsi inviare il nominativo a segreteria@casainternazionaledelledonne.org

Lunedì 21 maggio dalle 18:00 presidio davanti all’Assessorato Roma Semplice, via del Tempio di Giove 3, (Campidoglio)

#giùlemanidallecasa

#lacasasiamotutte